lun

20

nov

2017

Teatro di Basti-Menti

Allora cari amici che splendore il teatro di Basti-Menti e lo spettacolo nell'ambito di bookcity. Tanta partecipazione, nonostante l'orario di domenica mattina.

 

Curarci con la cultura e favorire il ruolo di operatori culturali di molti di noi crea un grande gruppo di gente che ama la vita. Crea complessità, coraggio per parti spesso nascoste, visibilità progressiva e rispettosa dei limiti di tutti noi.

 

L'ironia, la forza, grinta, leggerezza del pezzo di oggi è frutto di momenti di condivisione di amore, rabbie, tenerezze, incomprensioni ma tutto vissuto in gruppo. Si produce qualcosa di autentico in tutti gli aspetti. È il sogno segreto di molti di noi, trasformare i giochi della nostra intimità in scene e azioni.

 

Nasciamo su palcoscenici familiari con personaggi, drammi, gioie e testi non scritti, ma potenti. A noi lo scoprirli, dare forma e parola. Sullo sfondo oggi ad accompagnare e testimoniare , c'era il nuovo numero di Noialtri, frutto di molti pensieri o scritti portati anche in teatro.  A fianco di altri gruppi o esperienze, come il gruppo arte e tessuti, il gruppo progetti, le equipe dei curanti , del giornale Noialtri, dei vari e diversi gruppi. Lo studio e cura delle famiglie è poi un altro passo importante per la strada del maggiore benessere e ruolo culturale dei singoli e dei gruppi.

 

Il gruppo è un elemento fondante che ci insegna tanto. Si impara tantissimo dal gruppo in un'epoca di individualità senza individuo. Masse senza gruppo, corpi senza amore. Abbiamo trovato un modo forte per un'esperienza che unisce disagio gioia, dottori persone, tecniche, arte , cura, famiglie e gruppi. Certo anche difficile per me e per tutti gestire le nostre difficoltà. I nostri aspetti più ruvidi, i nostri dolori, fantasmi etc. Ora lo sforzo sarà quello di rendere tutto compatibile, le tecniche psicodinamiche innovative e gruppali con lo studio dei gruppi familiari, l'arte come prodotto, con l'ascolto degli autori attori, i disegni e tessuti come lavoro di rappresentazione nell'era in cui i simboli sono assenti, lo scrivere e il leggere come strumenti di giornalismo emotivo capace di curare per il solo fatto di studiare la realtà e altri gruppi e attività. Gli elementi Delle cure possono essere così continuati nei gruppi culturali e da lì alla vita. Buon cammino per tutti e grazie di esserci tutti.

 

Ma il teatro di oggi con Enzo Moccaldi, Antonio Barbazza, Roberto Bosoni, Paolo D'Ignazio, Claudia Testolin, Dina Boniello, Gabriele Scortichini, Alessandra Genta, ricordando anche gli altri attori Fabio Marini,  Andrea Pozzi, Simona Martucci, Jude Sandelewski,  Fabiano Martinez (ricordato su Noialtri ) e tutti coloro che sono passati con noi.

 

Francesco Comelli

(immagine da www.diverteatro.it)

lun

30

ott

2017

Corso Basti-Menti

Corso Associazione Basti-Menti aps
Titolo del corso : Nuovi trattamenti innovativi familiari, tecnica del Transgenerazionale, del Multifamiliare e cura del campo familiare per dipendenze alimentari, alcooliche, psicosi e disagi contemporanei.
ecm per fb.pdf
Documento Adobe Acrobat 45.4 KB

sab

21

ott

2017

Un grido

Per favore, governi svegliatevi. È ormai palese che la Terra, e di riflesso i popoli, stanno soffrendo insieme per l'inquinamento sempre più insistente e distruttivo, per tutti.

 

E non si tratta più solo di foto dallo spazio, o dati scientifici o notizie che circolano, insomma cose che forse per qualcuno possono essere come astratte, no, si tratta invece ormai anche di realtà che si manifestano nella vita di tutti, concrete, come l'aria di Torino e della pianura padana di questi giorni, delle coltivazioni che muoiono sempre di più, del Po e dei fiumi e dei corsi d'acqua in secca come gli stessi ghiacciai, della siccità e scarsità d'acqua che ha segnato questa passata estate, e ancora, i malanni e malesseri che stanno affliggendo tante persone, sia a livello di salute fisica che a livello di umore, di cuore e cuori insomma.

 

Viviamo su questa Terra cazzo! ... Scusate per il linguaggio... La stiamo distruggendo, e in maniera come astratta e inconsapevole per alcuni, ... Faccio un sospiro, basta, scusate, è solo che non riesco a vedere questa distruzione e starmene zitto.

Basterebbe così poco, così nel piccolo come nel grande.

 

Perché ognuno non comincia a riciclare, anche solo con una corretta raccolta differenziata, o evitare di usare la macchina quando non è strettamente necessario? E ancora,... sospiro.. Ci sono molti modi di risolvere il problema anche partendo da ognuno di noi, bisognerebbe usare internet per informarsi anche su ciò, qualcuno lo fa davvero o ne parla con altri?.. ma queste cose forse non sono facili da capire, o da applicare. E almeno i governi, ladri, sporchi che non siete altro, perché ogni tanto, almeno una volta, non fate qualcosa di veramente giusto? Perché almeno non fate degli incentivi, concreti, per comprare e/o sostituire le automobili con automobili elettriche? Con tutte le tasse che mangiate, ogni tanto lo fate qualcosa di giusto? ...

 

Non cambierà mai nulla tanto, perché sembra che ormai sia solo così l'Italia come anche altri governi: solo una questione di soldi. ... Sospiro, io, voglio Viverci sulla Terra.

 

Un ragazzo anonimo, un nessuno, un tutti... Solo io.

(immagine da internet: http://tech.everyeye.it)

mar

13

giu

2017

Musica maestra

Pochi giorni fa, durante il gruppo che si incontra per discutere di nuovi stimoli da inserire in questo blog, ci si interrogava sulle distanze che ci sono tra le generazioni di genitori e figli, osservando come tra queste spesso sia proprio la musica a porsi come baluardo di confine.

 

La musica, infatti, sembra ci serva per delineare la nostra identità: ricerchiamo nelle note di una canzone, ma ancor più nelle parole, dei fedeli compagni di viaggio che possano essere nostri o perlomeno del nostro tempo, del nostro momento; compagni con cui sia possibile costruire un dialogo che spesso è impossibile trovare altrove.

 

Per quanto sia comune a molti di noi trovare difficile capire la musica che ascoltavano i nostri genitori o i nostri nonni e sebbene ci rendiamo conto di come ancor più difficile sia per un genitore capire la “musicaccia” che ascoltano i propri ragazzi, è anche vero che molti di noi associano la musica ad alcune delle proprie “fasi” della vita, fasi che ci troviamo a vivere come già i nostri genitori e i nostri nonni e che forse vivranno anche i nostri figli.

 

Pertanto ci si chiede come questa musica, tanto diversa nei tempi e nei gusti di chi la ascolta, possa essere oltre che motivo di differenziazione anche un ponte di collegamento che ricopre la stessa funzione per più persone in diversi momenti; ci si domanda come autori del passato possano dirci tante cose ancora molto attuali e importanti o viceversa musica più recente possa smuovere qualcosa anche in altre generazioni.

 

La cosa sicura è che molti autori ci dicono ancora molte cose profonde, vive e toccanti e alcuni di questi che “non hanno tempo” sanno e sapranno dirci sempre qualcosa sui nostri momenti…

 

Ecco alcuni stimoli per risentire passaggi che potrebbero essere dei bei trait d’union tra generazioni:

 

…Se ti tagliassero a pezzetti

il vento li raccoglierebbe

il regno dei ragni cucirebbe la pelle

e la luna tesserebbe i capelli e il viso …

 

Se ti tagliassero a pezzetti - Fabrizio De André

https://www.youtube.com/watch?v=UyYCD3fDMwE

 

…Qui nel girone invisibili

per un capriccio del cielo

viviamo come destini

e tutti ne sentiamo il gelo…

 

Cose Che Dimentico - Fabrizio De André con Cristiano De André

https://www.youtube.com/watch?v=6IH0LfPSLS0

 

…Non insegnate ai bambini

non insegnate la vostra morale

è così stanca e malata

potrebbe far male…

 

Non insegnate ai bambini- Giorgio Gaber

https://www.youtube.com/watch?v=rYpQFTu4IFI

 

Niccolò

(foto da pixabay.com)

 

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sab

20

mag

2017

Morto Chris Cornell

Morto Chris Cornell, leader di Soundgarden, Audioslave e Temple of the Dog.

Trovato da un amico di famiglia sul pavimento del bagno in una camera d’albergo. Il medico legale conferma il suicidio.

 

 

 

Chris Cornell, nome d'arte di Christopher John Boyle (Seattle, 20 luglio 1964 – Detroit, 17 maggio 2017), è stato un cantante e musicista statunitense.

La sua carriera ebbe inizio nei Soundgarden, formatisi nel 1984 e scioltisi nel 1997 (poi riunitisi nel 2010); il suo nome è legato anche al gruppo grunge Temple of the Dog. Dal 2001 al 2007 ha formato, assieme ad alcuni ex componenti dei Rage Against the Machine, il gruppo Audioslave, di cui è stato il cantante solista.

 

Ciao Chris mi manchi già. Piango, piango per il vuoto che sento dentro. So che soffrivi, spero che tu ora possa riposare in pace. Hai una voce unica, sei bello come un Dio e magari nessuno capisce che soffri, che stai male, come può un Dio star male?

Io non sono un Dio, ma ti capisco, perché tu sei mio fratello, adesso ancor di più capisco perché ti amo, perché amo la tua musica, la tua voce.

Ti sto ascoltando alla radio, piango e rido. Piango perché sento il vuoto che c'è in me. Rido perché per capirti ho avuto bisogno che tu ti staccassi.

Ti amo Chris, bello come un Dio, invidiato da tutti. Chissà se invidiano anche la tua sofferenza? Ciao Chris, sai che pochi capiranno il tuo gesto, anche molti di quelli che soffrono non lo capiranno. È inutile che dici, gridi o canti che insieme al tuo immenso talento, alla tua voce, alla tua bellezza porti con te tanta sofferenza. La tua bellezza, il tuo talento la tua voce ti condannano alla felicità, chi ti crede se dici che dentro ti senti a pezzi? Con quella faccia? Con quel fisico? Sei il perfetto sciupa femmine, quante ne hai avute? Quante ne puoi avere? Come puoi pensare che ti credano se dici, che gridi con quella tua voce, unica, che stai male? Ciao fratello ti voglio bene, a me dimmi pure che stai male, ti credo è sempre ti crederò e per te, per me per tutti pregherò che si possa vivere in pace, senza sofferenza mentale. ️Love Chris.

 

https://youtu.be/3mbBbFH9fAg

Roberto

 (foto dal web http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/)

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mer

17

mag

2017

Ingiustamente accusato di stalking

Una volta mi è capitato di venire accusato di stalking da una donna. Io non faccio di queste cose, e con le donne ho sempre avuto dei rapporti ottimi. Questa cosa mi è capitata dentro un bar, che frequentavo abitualmente, e ad accusarmi di stalking è stata una bar-girl. Questa ragazza, che lavora dentro al bar, mi ha detto che la stavo perseguitando.

 

Non so che cosa questa ragazza abbia pensato di me, ma io andavo in quel bar solo a prendere il caffè. Inoltre non c’è stata la possibilità di spiegarsi, perché un altro avventore del bar ha minacciato di volermi picchiare.

 

La cosa mi ha lasciato con l’amaro in bocca, proprio perché io non ho mai fatto del male alle donne. Inoltre in questo caso specifico si trattava di una ragazza, cioè di una donna giovane.

 

Io non so perché questa ragazza abbia pensato che la stessi perseguitando, come ho detto andavo in quel bar solo a bere il caffè. Ovviamente dopo questo episodio non sono più andato in quel locale, ma ho cambiato bar.

 

Forse anche la differenza di età tra me e la bar-girl, ha contribuito alla nascita di

questo equivoco.

 

Sandro

foto dal web (http://www.ilquorum.it/cosa-e-lo-stalking/)

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mar

25

apr

2017

Ricchezza e povertà non sono una colpa

Sono d'accordo con Briatore: la ricchezza non è una colpa, se è anche condivisione e sana espressione; se no diventa solo malsano egoismo.

 

E non è una colpa nemmeno la povertà, se la si vive con il sano desiderio costruttivo di raggiungere la propria ricchezza aggiungendola agli altri senza toglierla a nessuno. Invece se la povertà viene vissuta diversamente non diventa altro che malsana invidia e frustrazione...

 

A proposito, sono d'accordo anche con Indro Montanelli: quando uno vede una bella macchina la prima cosa che desidera è tagliarle le gomme. Sì, appunto: i frustrati, i repressi, i falliti e gli invidiosi... Per fortuna non siamo tutti così frustrati, repressi, falliti e invidiosi... C'è anche chi desidera semplicemente riuscire ad averla, la bella macchina, senza rubarla, sfregiarla o tagliandole le gomme.

 

Meno male che non siamo tutti uguali...

 

http://www.corriere.it/cronache/17_aprile_20/flavio-briatore-libro-sulla-ricchezza-turismo-tasse-9b64c18e-2605-11e7-83cc-292021888e47.shtml

 

Paolo (testo e disegno)

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mar

25

apr

2017

La televisione mi manca

La vita è diventata un inferno per un film e per un programma televisivo. Mi dicevano: “Mi mandi una mail”, ma io ero senza luce e senza telefono. Quasi nessuno ad aiutarmi in dodici anni da barbona!

Io sono dovuta andare al centro d’igiene mentale di Roma… Ho fatto giornalismo chiusa nelle comunità psichiatriche. Non sapevo perché le assistenti sociali usano il protocollo e gli psichiatri un “facce vede”… Purtroppo nella vita quando hai bisogno di aiuto sei protetto se hai una famiglia, un luogo dove tornare. Io non ho nessuno: mia zia è malata e vive in un’altra regione.

 

Fino al 2004 me ne stavo tanto tranquilla in pace di Dio. Poi ho avuto mobbing pesantissimo per la politica in Rai… La politica adesso è un prêt-à-porter: Twitter, Facebook, Instagram. Dieci anni fa i computer costavano ancora tanti soldi, i cellulari non facevano da computer portatile, niente mail…

Ero chiusa, già entrata a Lighea, la comunità psichiatrica: me la potevo beatamente risparmiare se le assistenti sociali avessero conosciuto la legge e non solo il protocollo.

Costavo alla comunità dei miei concittadini 5000 euro al mese… A stare con i malati ti ammali perché le infermiere mi buttavano, per avere ordine nella stanza, la pelliccia presa in Ucraina. I miei amici… Lascia perdere: a chi vuoi che interessi… Non puoi farci niente… Ci sono voluti sette anni e mezzo per fare causa e li ho superati…

 

Avevo tutto Estée Lauder, tutto Valentino, tutto Max Mara, tutto Les Copains e un cane, Pompei Esposito… Il mio cane me l’hanno portato via con una crudeltà drammatica: era incinta, era tutta la mia vita.

Ho sofferto e lottato per rientrare in Rai che mi manca da morire: è cambiata tanto, tutto moderno, scenografie bellissime. Sono dieci anni che manco dalla televisione: ho continuato a mandare curriculum, ho fatto un appello sull’Avvenire scrivendo al direttore, ma non mi ha offerto una collaborazione.

Ho cominciato ad andare al monte di pietà: lasciavo l’oro che era di mia madre, Baume & Mercier e Eberhard.

Abitavo a San Pietro in pieno centro a ROMA e mi manca Roma mi manca Roma…Mi manca.

 

Adesso la Rai si è rinnovata tantissimo: bellissime scenografie e i programmi della sera vanno anche al mattino. Quanti currriculum mandati inutilmente… Neanche cane crepa. Eppure ho vent’anni di tv alle spalle: l’ultimo lavoro dalla comunità psichiatrica Lighea per Rainews; con due documentaristi abbiamo raccontato i venditori di rose, le chat cattoliche, i gasdotti. Poi per Rai educational la comunità psichiatrica Mizar.

Poi sono crollata ossessionata dagli infermieri, ossessionata dal dover dar conto come se avessi cinque anni, neanche mia madre era curiosa della mia vita così. Sono stata offesa da infermieri curiosi, da educatrici con una mentalità… Non sanno chi è  Carlo Goldoni, non sanno chi è Maria Rita Parsi: ho perso molto smalto.La televisione mi manca.

 

Adesso frequento l’associazione Onlus di Francesco Comelli che ha creato una storia importante sul giornalismo emotivo che vuol dire farsi coinvolgere dai fatti e dire la propria con animo candido. In associazione nessuno giudica come fanno invece con me al Cps: si sentono padroni della tua vita per 200 euro che ti arrivano dal Comune. Io sono pronta a rinunciare all’assegno d’invalidità civile. Lavoro per Confidenze come collaboratrice: scrivo due storie sul disagio risolto al mese. Sono felice che Francesco Greco, che è il mio mito da quando ero a Chi l’ha visto?, ha detto che si occuperà di finanza e di terrorismo. Sono felice: è il mio mito, lo amo da morire ho una passione per quell’uomo.

 

A Trento nel 2005 aveva avvertito tutti della crisi: lui non avrebbe fatto chiudere il negozio a mia zia, lui avrebbe fatto altro. La crisi sarà anche mondiale, ma ci andiamo di mezzo noi, quelli che sono deboli. Ringrazio questa testata, ringrazio un’amica che mi ha regalato un paltò, un montone e una pelliccia di sua mamma che per me sono doni immensi.

Tutti questi dieci anni nei letti di contenzione delle psichiatrie milanesi non sono serviti assolutamente a niente.

(foto da www.valuta.bz)

Anna

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ven

21

apr

2017

Sul Biotestamento

Trovo giusto che ognuno sia libero di scegliere come vivere e morire.... 

Il problema però è che purtroppo non sempre ci si trova così facilmente nella condizione di poter scegliere... Non è così semplice riuscire a prendere delle decisioni a priori... 

 

http://www.lastampa.it/2017/04/19/italia/politica/biotestamento-arriva-il-s-della-camera-il-paziente-pu-abbandonare-le-terapie-F4ztG9DiCEYgWsUPdn6YJI/pagina.html

 

Metti che non fai in tempo a sottoscrivere il tuo biotestamento???...

Chi garantisce per te???...

E anche se da parte di chi fa il tuo garante...nutri tutta la tua stima e fiducia...questi come potrebbe mai pensare e agire al posto tuo se già te per primo non hai avuto nemmeno il tempo di decidere per te stesso???... 

Io credo che si debba mettere in conto anche questa situazione... 

E non credo nemmeno che sia così semplice scegliere quando e se è il momento di sottoscrivere il proprio biotestamento... 

Come credo che non sia altrettanto semplice nemmeno esser così sicuri delle proprie scelte anticipate...

D'accordo...è vero che il senso di sottoscrivere un biotestamento, certamente è dato dal fatto che proprio in difesa del diritto di scegliere cosa farne della propria esistenza..., ha senso dichiararlo quando si è ancora nelle piene facoltà psicofisiche...si ma come si fa a stabilire che è valido solo il parere di chi è nel pieno delle sue facoltà psicofisiche???...

Cosa significa, che chi è in grado di intendere e di volere e che fisicamente è ancora sano non è soggetto anch'egli a potersi trovare nella scomodissima situazione di non saper scegliere???... 

Io credo proprio di si. 

Certo che si! 

 

Chiunque può trovarsi in difficoltà quando si tratta di prendere decisioni così importanti...anche chi è ancora in formissima.

Sarebbe troppo discriminatorio verso chi è già debilitato dalla nascita o comunque prima del biotestamento perché sarebbe davvero troppo riduttivo affermare che conta solo il parere, il volere e il desiderio di chi è capace di intendere e di volere... 

Si certo...è importante esserlo...ma fino a che punto si è in grado di intendere e di volere???... 

L'ho già espresso prima..., siamo sicuri che anche chi lo è..., è sempre così sicuro e deciso nelle proprie scelte???... 

E poi ci sarebbe da metter in conto anche un altro dettaglio importante...:

E se nonostante la scelta di sottoscrivere il biotestamento..., successivamente venisse un ripensamento???....magari proprio durante la fase della malattia e magari anche in fase degenerativa.... 

Come ho già premesso all'inizio di tutto questo mio pensiero in proposito..., trovo sensato che ognuno sia libero di scegliere ciò che vuole della propria esistenza...appunto..., ognuno...., indistintamente ed in qualsiasi momento...

 

Paolo (testo e disegno)

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ven

21

apr

2017

La scuola è solo istruzione?

Quindi, a parte il pensiero di questa "ministra...", la scuola si limita solo ad istruire???...perché per quanto riguarda l'informazione...ci pensano solo i mezzi d'informazione ad informare le persone...

 

http://www.lastampa.it/2017/04/20/cultura/opinioni/buongiorno/la-ministra-ragazzina-Hyr3AN78ONAhPjqajctXAP/pagina.html

 

Non sono così tanto convinto..., perché già dal momento che si riceve o si dà un'informazione..., chi ne viene a conoscenza ha la possibilità di imparare ma allo stesso tempo anche chi la mette a conoscenza ha la possibilità di insegnare... 

Secondo me l'insegnamento e l'apprendimento vanno insieme contemporaneamente con l'informazione ed è per questo che non posso limitarmi a credere che la scuola e i mezzi di informazione siano così nettamente contraddistinti in insegnamento scolastico e informazione giornalistica.

Io credo che esista come in tutte le cose la via di mezzo e che la scuola non è solo insegnamento ed istruzione...ma anche conoscenza ed informazione..., perché non si impara solo a scuola...ma anche attraverso le notizie e tutte le varie informazioni dei mezzi di informazione...perché nulla mi toglie dalla testa che le regole non esistono solo a scuola...

In politica ad esempio..., esistono tante di quelle leggi...e "queste"...(leggi...)...non sono per caso regole????...certo che si e queste "leggi o regole..."...non vengono per caso trasmesse dai mezzi d'informazione???... 

Certo che si!

Sono regole come tutte le altre e per insegnarle..., bisogna prima esserne a conoscenza..., per poterle comprendere...imparare e rispettare... 

Trovo comunque giusto che ha senso studiare approfonditamente la storia antica ma trovo altrettanto giusto proseguire lo studio e la conoscenza fino a quella contemporanea che non può avere come confine il secondo conflitto mondiale..., perché in questi ultimi settant'anni ci sono stati tanti altri fatti storici che a mio modestissimo parere andrebbero raccontati e spiegati bene anche in ambito scolastico almeno fino agli anni novanta....

Concludo con quest'altro mio modestissimo pensierino finale...:

Penso comunque che sia certamente un diritto esser ragazzi...ma anche i ragazzi pur essendo ancora tali...abbiano già dei doveri...come i ministri non credo abbiano solo doveri...

 

Paolo (testo e disegno)

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